LE SILLABE SONORE
Mi chiedo a volte se con la mia morte
avvertirà qualcuno in questo mondo
la mia mancanza o avrò la stessa sorte
di tanti altri che giacciono nel fondo
di una bara, sepolti nell’oblio.
Se nella mia famiglia noteranno
che a tavola c’è un posto ch’era mio
e i libri nello studio sentiranno
l’assenza di una mano sopra il dorso.
Già condannati al rogo, avrò il rimorso
di non aver per loro mosso un dito.
Ma verrò dalle gelide dimore
per riscaldarmi il cuore intorpidito
al fuoco delle sillabe sonore.
LAS SÍLABAS SONORAS
A veces me pregunto si mi muerte
llamará la atención en este mundo
o acaso correré la misma suerte
de tantos otros que ya están durmiendo
en cajas que el olvido ha sepultado.
O si alguien en mi casa va a acordarse
del sitio que en la mesa yo ocupaba
y en el estudio sentirán los libros
que sus lomos mi mano no acaricia.
Condenados al fuego, pensaré
que no moví ni un dedo en su defensa.
Pero saldré de las moradas gélidas
templando el aterido corazón
con la llama de sílabas sonoras.
De El amor tardío
Traducción al español de Carlos Pujol
LE SOLE E VERE
Vorrei scrivere versi molto spinti
per darmi un’aria di modernità.
Ma ho paura che appaiano un po’ finti
e non s’addicano alla nostra età.
Il poetare erotico richiede
due corpi belli e giovani. Purtroppo
non è così per noi. La pelle cede
e sai che non è questo il solo intoppo.
Che dici? Mi avventuro con parole
come turgido, eretto, penetrare?
Non è che muovo i miei nemici al riso?
È meglio che desista. Ecco le sole
e vere che ti posso regalare:
amo i tuoi occhi verdi e il tuo bel viso.
LAS ÚNICAS PALABRAS
Quisiera escribir versos muy audaces
que me diesen un aire de moderno.
Pero parecerían algo falsos
e impropios de la edad que ya tenemos.
Los poemas eróticos exigen
que haya dos cuerpos jóvenes y bellos.
No es éste nuestro caso. La piel cede,
y existen además otros problemas.
¿Tú qué crees? ¿Me aventuro a usar palabras
como túrgido, erecto, penetrar?
¿No se van a reír mis enemigos?
Lo dejaré correr. Esto es lo único
que te puedo decir: ¡Cómo me gustan
tus ojos verdes y tu linda cara!
De El amor tardío
Traducción al español de Carlos Pujol
LA NOSTRA CASA
Siamo tu e io nel grande appartamento.
Senza più figli e senza più il tormento
di far quadrare i conti a fine mese,
senza scosse e spiacevoli sorprese.
Tu nel soggiorno a fare le tue cose,
io nello studio con i miei spagnoli.
Non hanno spine ormai le nostre rose,
siamo solo noi due, sempre più soli.
Da qualche anno ci diamo appuntamento
solo all’ora del pranzo e della cena,
ed aspettiamo trepidi il momento
di andare a letto, ognuno al suo angolino.
Per le urgenze che valgono la pena
comunichiamo per telefonino.
NUESTRA CASA
Vivimos en un gran departamento
ya sin hijos y libres del tormento
de que llegue el dinero a fin de mes,
sin sustos ni sorpresas enojosas.
Tú en tus quehaceres sola en la salita,
yo con mis españoles en mi estudio.
Ya no tienen espinas nuestras rosas,
sólo los dos y cada vez más solos.
Hace años que sólo nos reunimos
a la hora del almuerzo y de la cena,
y esperamos ansiosos el momento
de acostarnos, cada uno en su rincón.
Para casos urgentes de importancia
podemos recurrir al celular.
De El amor tardío
Traducción al español de Carlos Pujol
GHIACCIO
Col passare degli anni litighiamo
sempre più spesso e a volte per un niente.
Con lo sguardo abbassato ognuno sente
l’altro come un estraneo e ci chiudiamo
in un mutismo astioso. Se poi avviene
di sfiorarci un istante per errore
il sangue ci si gela nelle vene
e restiamo impietriti dal terrore
che la notte ci giochi un brutto tiro
spingendoci col sonno nell’abbraccio.
In bilico aspettiamo sulla sponda
del letto l’alba e con un gran sospiro
di sollievo preghiamo affinché il ghiaccio
che avvolge i nostri corpi mai si fonda.
HIELO
Con el paso del tiempo regañamos
más a menudo aún, y por bobadas.
Con la mirada baja ambos sentimos
al otro como extraño, amurallados
en rencor y mutismo. Si más tarde
llegamos a rozarnos por error,
en las venas la sangre se nos hiela,
petrificados ya por el terror
de una mala pasada de la noche
que en sueños puede hacernos abrazar.
Al borde de la cama, en equilibrio,
esperamos el alba, suspirando
aliviados, rezando porque el hielo
de estos cuerpos jamás llegue a fundirse.
De El amor tardío
Traducción al español de Carlos Pujol
LA SOLA MIA VIRTÙ
Dopo aver lavorato tutto il giorno
a fare buchi e sistemare tende
mi hai intimato, per togliermi di torno,
di andare a nanna. Ciò che più mi offende
è la tua brama di volerla vinta
ad ogni costo. Tanto il tuo io s’impone
che non ci pensi, fosse anche per finta,
di illudermi con qualche concessione.
Con un piede nel letto mi hai sgridato:
Lavati, che sporchi le lenzuola
con tutto quel sudore che hai buttato.
Obbedire è la sola mia virtù.
Persino negli affari dell’amore
il giorno e l’ora li decidi tu.
MI ÚNICA VIRTUD
Después de trabajar el día entero
taladrando y poniendo las cortinas,
librándote de mí me has ordenado
que me vaya a la cama. Ya es manía
ofensiva salirte con la tuya
a toda costa. Tienes tanto yo
que ni a modo de finta se te ocurre
hacerme concesiones ilusorias.
Ya con un pie en la cama me has gritado:
Antes lávate, ensuciarás las sábanas
con todo ese sudor que lleva el cuerpo.
Obedecer es mi única virtud.
Incluso en las cuestiones del amor
el día y la hora los decides tú.
De El amor tardío
Traducción al español de Carlos Pujol
GIUSTA VENDETTA
Se arriveremo insieme a novant’anni,
io mezzo rimbambito e sgangherato,
tu dritta come un fuso e senza danni
nel corpo e nella mente, è il risultato,
mi dirai con orgoglio, delle tante
ore in palestra e lunghe passeggiate,
mentre io nutrivo l’animo mio amante
della poesia ed altre coglionate,
ti chiedo, ammesso che arriviamo uniti,
io ridotto in frantumi, tu perfetta,
agli stramaledetti novant’anni,
se per i tuoi consigli mai seguiti
ti prenderai di me giusta vendetta
esultando per tutti i miei malanni.
JUSTA VENGANZA
Si llegamos los dos a noventa años,
yo medio dislocado y alelado,
y tú sana del cuerpo y de la mente,
derecha como un huso, ello se debe,
me dirás con orgullo, a tantas horas
de gimnasio y a largas caminatas,
mientras yo alimentaba el alma mía
con poesía y otras pendejadas,
te pregunto, si juntos alcanzamos,
yo hecho migas y tú como una rosa,
los noventa malditos en cuestión,
si por no haber seguido tus consejos
de mí te tomarás justa venganza,
encantada de todos mis achaques.
De El amor tardío
Traducción al español de Carlos Pujol
IL NOSTRO AMORE
Quale ricordo rimarrà di noi
quando saremo morti e seppelliti?
Non vogliamo passare per eroi
né fabbricare attorno a noi dei miti.
Tutto questo sia chiaro. Ma vorrei
che almeno un punto rimanesse fermo:
ci siamo amati. E forte lo confermo
davanti a Dio e al mondo, anche se avrei
voluto oggi mandarti a quel paese.
Ma è normale se ci si vuole bene.
L’amore è dolci parole e anche offese.
È fatto di vittorie e infami rese.
Ci fa colombi e ci trasforma in iene.
C’inabissa con le ali già distese.
NUESTRO AMOR
Di, ¿qué recuerdo nuestro quedará
cuando estemos ya muertos y enterrados?
Que no crean jamás que fuimos héroes,
y no hagamos leyendas de nosotros.
Que quede claro. No obstante, ojalá
una cuestión sea indudable al menos:
nos amamos. Lo digo en voz muy alta
ante Dios y ante el mundo, aunque hace un rato
te quería mandar al gran carajo.
Pero eso es lo normal cuando se quiere.
El amor es dulzura y es insultos.
Es victorias e infames rendiciones.
Puede hacernos palomas o bien hienas.
Nos hunde con las alas ya extendidas.
De El amor tardío
Traducción al español de Carlos Pujol
VIA AGOSTINONE
Te ne sei andata al mare spensierata
per la via delle lucciole e dei neri,
senza pareo e ancheggiante. In cuor t’allegri
della tua indipendenza conquistata
tra litigi e armistizi patteggiati.
Potrebbero scambiarti per baldracca.
Si sa che i neri sono ben dotati.
Che corri rischi non t’importa un’acca.
Ai miei mugugni resti indifferente.
Le donne ora si sono emancipate.
Sono un bacucco. Non capisco niente.
La gelosia è da sciocchi alla mia età.
Ma io ti chiuderei a sei mandate
con la cintura in più di castità.
VÍA AGOSTINONE
Con despreocupación vas a la playa
por la calle de chulos y rameras,
sin pareo y con muchos contoneos,
contenta de ser tan independiente,
tras disputas y paces negociadas.
Te podrían tomar por una zorra.
Se supone a los chulos bien dotados.
Pero te importa un bledo correr riesgos.
Protesto y tú no me haces ningún caso.
Es la emancipación de las mujeres.
Ya soy un carcamal. No entiendo nada.
A mi edad tener celos es de tontos.
Pero te encerraría con seis llaves
y además cinturón de castidad.
De Escúchame, Señor
Traducción al español de Marco Antonio Campos
TORNI PRESTO L’ESTATE
con la festa degli occhi se ti spalmo
la crema sulla schiena
e ti abbasso il costume
fino sul bianco accenno delle natiche
badando che il cursore della lampo
non s’impigli nei lembi della stoffa.
Torni presto perché facendo scorrere
solo un poco la tenda della doccia
t’affacci gocciolante
e con scatto di danza ti sollevi
sulla punta dei piedi ad afferrare
l’accappatoio appeso troppo in alto
e io possa per un attimo guardarti
nella tranquillità del tuo sorriso
mentre te lo strofini contro il corpo.
Non possa mai finire e non mi stanchi
di guardarti allo specchio
quando con la pinzetta ti affanni ad estirpare
quel pelo sull’areola che ti deturpa il seno
ci rinunci e m’accollo
il delicato compito sperando
di meritare un oh di approvazione
t’abbraccio e la tua bocca mi ripete
sapori e sensazioni di altri tempi.
Passi presto l’inverno col suo carico
di coperte e pigiami abbottonati
di body e di collant dove s’inceppa
la mia mano impaziente di carezze
e nel letto se esplora la tua pancia
avvolta nella fascia addominale
l’allontani con tenero rimprovero
è troppo fredda amore ora dormiamo.
Fa Signore che sia sempre estate.
VUELVA PRONTO EL VERANO
con la fiesta en los ojos si te unto
crema sobre la espalda
y te bajo tu traje
hasta la seña blanca de las nalgas
vigilando que el cursor del cierre
no se enganche en los bordes de la tela.
Vuelva pronto porque haciendo correr
apenas la cortina de la ducha
aparezcas goteando
y con salto de danza te levantes
desde la punta de los pies y tomes
la bata colgada demasiado alto
y yo pueda un solo instante mirarte
en la tranquilidad de tu sonrisa
mientras la restriegas contra el cuerpo.
Que no termine nunca y no me canse
de verte en el espejo
cuando con las pinzas luchas por sacar
aquel pelo en la aréola que afea el seno
renuncias y me encargo
del delicado deber a la espera
de haber ganado un ¡oh! de aprobación
y te abrazo y tu boca me renueva
sensaciones y sabores de otros tiempos.
Pase pronto el invierno con su carga
de cobijas y pijamas con botones
de bodis y de pantis donde topa
mi mano impaciente de caricias
y si en el lecho explora tu barriga
envuelta en la faja abdominal
me la alejas con un tierno reproche
está muy fría amor ahora durmamos.
Haz oh Señor que sea siempre verano.
De Escúchame, Señor
Traducción al español de Marco Antonio Campos
ALLA FINE DI VIA AGOSTINONE
dove s’incrocia con il lungomare
aspettava paziente canticchiando
su una sedia di plastica a tre gambe
e distribuiva amore
ai neri e agli sbandati
per il modico prezzo di cinque euro
com’era scritto sopra un cartellino
che portava appuntato alla maglietta.
Lavorava in un vecchio casolare
dove cedeva la pineta il posto
a un viottolo invaso da sterpaglie.
Passavamo di lì per abbreviare
la strada per la spiaggia
e sembrava volesse salutarci
comparendo tra un intervallo e l’altro
con il berretto bianco e i pantaloni
a mezza gamba che si abbottonava
con studiata lentezza.
Scuoteva il materasso e lo metteva al sole
prima che l’occupasse un altro cliente.
Con la fronte segnata dalle rughe
e le guance cascanti nascondeva
il carico degli anni
imbrattandosi il viso
d’un fard acceso e spesse ciglia finte
sopra uno sguardo casto da bambina.
Le nuove costruzioni
si sono impossessate della zona
cancellando ogni traccia
di quella via e della sua presenza.
È rimasto soltanto un pezzo di cemento
dove vanno crescendo
cumuli d’immondizia e di detriti
e raggiungiamo il mare
per un viale con larghi marciapiedi
fiancheggiati da frassini
e recinti di bosso.
L’ho rivista stasera mentre passeggiavamo
per la strada che porta ai grandi alberghi
con lo stesso berretto e i pantaloni
azzurri a mezza gamba
e il passo dondolante d’un’ubriaca.
Chiedeva l’elemosina. Non so
se m’ha riconosciuto ma negli occhi
brillò un sorriso casto da bambina
quando accolse cinque euro nella mano.
Accettala Signore nella tua casa santa
ha dispensato gioia ai derelitti
lei stessa una reietta sulla terra
e dalle un letto morbido
e lenzuola di lino dove possa
riposare il suo ventre devastato.
AL FINAL DE CALLE AGOSTINONE
donde cruza con la costa marina
esperaba paciente canturreando
en una silla trípode de plástico
y distribuía amor
a desbandados y a negros
por el módico precio de cinco euros
como estaba escrito en un cartelito
que llevaba apuntado sobre el suéter.
Trabajaba en un viejo caserío
donde dejaba la pineda el sitio
a una senda invadida de maleza.
Pasábamos allí para acortar
la calle hacia la playa,
y parecía que quisiera saludarnos
surgiendo entre un intervalo y otro
con el gorrito blanco y pantalones
a media pierna que se abotonaba
con estudiada tardanza.
Sacudía el colchón y lo ponía al sol
antes que lo ocupara un nuevo cliente.
Marcada la frente por las arrugas
y las mejillas flácidas escondía
el peso de los años
embarrándose el rostro
de colorete y de pestañas falsas
en la casta mirada de una niña.
Las nuevas construcciones
se fueron apropiando de la zona
borrando toda huella
de aquella calle y de su presencia.
Sólo ha quedado un trozo de cemento
donde van ascendiendo
cúmulos de inmundicias y detritus
y llegamos al mar
por una avenida con anchas aceras
alineadas de fresnos
y cercados de boj.
La vi de nuevo esta noche cuando andábamos
por la calle que va a grandes hoteles
con el gorrito y con los pantalones
azules a media pierna
y el paso tambaleante de una ebria.
Vivía de la mendicidad. No sé
si me reconoció pero en los ojos
brilló la casta sonrisa de una niña
al recibir cinco euros en la mano.
En tu casa santa Señor acéptala
pues dispensó placer a derrelictos
ella misma una paria en esta tierra
y dale un lecho mórbido
y sábanas de lino donde alcance
a reposar su vientre devastado.
De Escúchame, Señor
Traducción al español de Marco Antonio Campos
TI LODIAMO SIGNORE
per questa nostra doccia
coi vetri trasparenti a portafoglio.
Ci piaceva così fuorimisura
novanta per novanta e la comprammo
per starci entrambi dentro.
Che meraviglia d’acqua
scrosciante sopra i nostri corpi nudi
che mista al bagnoschiuma disegnava
cirri paradisiaci.
E saremmo rimasti
a vivere lì dentro
se il letto non ci avesse convocati
nella complicità
dei nostri giovani anni
odorosi di talco.
Lontane quelle notti in cui la carne
fremeva sotto i colpi del piacere
guardo le forme incerte
dietro gli stessi vetri
velati dagli spruzzi del vapore
mentre allo specchio stiro guance e fronte
nella caparbia lotta contro il tempo.
Proviamo a far l’amore? ti propongo.
Fingi di non capire e mi sorridi
compassionevolmente
spalmandoti la crema
sopra le cosce tremule.
TE ALABAMOS SEÑOR
por nuestra ducha
con vidrios transparentes plegadizos.
Nos complacía así en desmesura
noventa por noventa y la compramos
para estar ambos adentro.
Qué maravilla de agua chorreante
sobre nuestros cuerpos desnudos
que mezclada al baño espuma dibujaba
nubecillas paradisíacas.
Y nos habríamos quedado
a residir allá dentro
si el lecho no nos hubiese convocado
a la complicidad
de nuestros jóvenes años
olorosos a talco.
Lejanas esas noches en que la carne
temblaba con los toques del placer.
Miro las inciertas formas
tras los mismos vidrios
velados por el vaho del vapor
mientras en el espejo estiro mis mejillas
en la obstinada lucha contra el tiempo.
¿Hacemos el amor? propongo.
Finges no comprender y sonríes
compasivamente
poniéndote la crema
sobre los muslos trémulos.
De Escúchame, Señor
Traducción al español de Marco Antonio Campos
Emilio Coco, nacido en San Marco in Lamis (Foggia, Italia, 1940), es hispanista, traductor y editor. Entre sus trabajos más recientes destacan: Antologia della poesia basca (1994), tres volúmenes de Teatro spagnolo contemporaneo (1998-2004), El fuego y las brasas. Poesía italiana contemporánea (2001), Los poetas vengan a los niños (2002), Poeti spagnoli contemporanei (2008), Jardines secretos (2008), La parola antica. Nove poeti indigeni messicani (2010), Dalla parola antica alla parola nuova. Ventidue poeti messicani d’oggi (2012), Trentaquattro poeti catalani per il XXI secolo (2014), Con il fuoco del sangue (Trentadue poeti colombiani) (2015), Vuela alta palabra (tres tomos, 2015), Il fiore della poesia latinoamericana (tres tomos, 2016), Una goccia di luce inafferrabile. Antologia della poesia cubana (en colaboración con Waldo Leyva, 2017), La poesía italiana del siglo XX (2017), Le grandi voci della poesia ecuatoriana (2018), Antologia della poesia honduregna (2019), Il paese degli specchi. Antologia della poesia boliviana d’oggi (2019) y Antología de la poesía costaricana (2020) además de algunas muestras de poesía argentina, nicaragüense y de la república dominicana. Ha traducido, entre otras, la obra de Jaime Siles, Luis García Montero, María Victoria Atencia, Juana Castro, Luis Alberto de Cuenca, Juan Manuel Roca, Marco Antonio Campos, Hugo Gutiérrez Vega, Ramón López Velarde, Víctor Rodríguez Núñez, Leopoldo Castilla, Jaime Sabines, Alí Chumacero y Santa Teresa de Ávila. Como poeta ha publicado: Profanazioni (1990), Le parole di sempre (1994), La memoria del vuelo (2002), Fingere la vita (2004), Contra desilusiones y tormentas (2007), Il tardo amore (2008, traducido al español, al gallego y al portugués, Premio Caput Gauri, 2008), Il dono della notte (2009, Premio Alessandro Ricci-Città di Garessio, Premio Città di Adelfia, Premio Metauro, Premio della Giuria «Alda Merini»), El don de la noche y otros poemas (2011), Ascoltami Signore (2012, traducido al español con el título Escúchame Señor), Las sílabas sonoras (2013), Mi chiamo Emilio Coco (2014), Es amor (2014), Las palabras que me escriben (2015), Vuelva pronto el verano (2017), Sé que ya no será como era antes (2020), Del dolor y la alegría (2020) y algunas plaquettes. Está traducido a una docena de lenguas. En 2003 el rey de España Juan Carlos I le otorgó la encomienda con placa de la orden civil de Alfonso X el Sabio. En 2014 fue «Poeta Homenajeado» en el Festival «Letras en la Mar» de Puerto Vallarta. En 2015 recibió el premio “Catullo” por su labor de difusión de la poesía italiana al extranjero. En 2016 le fue otorgado el premio “Ramón López Velarde”.